Cos’è il Disturbo Bipolare?

L'immagine di una ragazza seduta in un contesto variopinto, che ho scelto per rappresentare il testo che ho scritto sul Disturbo Bipolare.

Premetto che cercherò di non usare termini troppo specifici, tecnici o di difficile comprensione, in modo che sia il più chiaro possibile.

Intanto non è un disturbo dissociativo dell’identità, non ha a che fare con la personalità. Lo dico perché mi è capitato spesso di sentire persone far confusione su questo aspetto, non ci sono due personalità opposte, ma riguarda l’umore.

È difatti un disturbo dell’umore, ci sono periodi in cui la persona è nella fase maniacale o ipomaniacale e periodi in cui è in una fase depressiva.

Com’è la persona quando si trova nella fase maniacale?

La si può vedere molto agitata, parlare molto e a volte in modo confuso, avere un umore molto euforico, essere molto irritabile, avere tante idee, iniziare molti nuovi progetti, spesso mangiare e dormire poco, avere talvolta comportamenti rischiosi o impulsivi come ad esempio esagerare negli acquisti.

Nel caso della fase ipomaniacale tutto ciò appena descritto c’è o viene vissuto ad una intensità minore.

E invece quando si trova nella fase depressiva?

La persona solitamente mangia e dorme molto, è molto triste e ha pensieri negativi, si muove e parla in modo più rallentato, sente di non aver voglia di fare nulla o molto poco (apatia), può arrivare ad avere pensieri suicidari.

Esistono tre diversi tipi di Disturbo Bipolare:

  • DB di tipo 1 che prevede che vi sia almeno un episodio maniacale che è preceduto e/o susseguito da un episodio depressivo;
  • DB di tipo 2 che prevede che vi sia almeno un episodio ipomaniacale preceduto e/o susseguito da un episodio depressivo;
  • Disturbo Ciclotimico, che prevede un susseguirsi di episodi ipomaniacali e depressivi di minore intensità rispetto al DB di tipo 2 da almeno 2 anni.

A quale professionista sanitario ci si rivolge se si sospetta di avere un Disturbo Bipolare?

Ci si può rivolgere ad uno psichiatra, allo psicologo o allo psicoterapeuta. Nel caso degli ultimi due, invieranno la persona anche dallo psichiatra in quanto è importante che la persona possa seguire una terapia farmacologica.

La terapia non farmacologica che si fa con uno psicologo o uno psicoterapeuta è aiutata dalla terapia farmacologica. Basti pensare che nell’episodio depressivo la persona potrebbe far fatica ad alzarsi dal letto (non per un problema motorio, ma legato all’apatia) e quindi non si potrebbe riuscire ad avere nessun colloquio terapeutico con quella persona. Questo per fare solo un esempio molto “terra terra”.

Si guarisce dal disturbo bipolare?

Molto difficilmente una persona con un disturbo bipolare può guarire in senso stretto, quello che accade è che attraverso la terapia farmacologica e non farmacologica può tenere sotto controllo i sintomi e imparare a gestirli, avendo una vita soddisfacente.

Concludo dicendo che questo articolo riporta in modo, spero, molto semplice alcuni aspetti legati al disturbo bipolare senza voler essere in alcun modo esaustivo. Chi avesse voglia di approfondire lo può fare attraverso il DSM 5 (Manuale dei disturbi mentali versione 5) oppure scrivendomi al mio indirizzo mail o whatsapp presenti su questa pagina.